“Il richiamo dell’Antitrust era doveroso, finalmente è stata fatta chiarezza sull’esistenza delle commissioni di servizio, che dovranno essere indicate da subito. Ma non basta: oggi il consumatore acquista un biglietto per gli Internazionali di tennis senza sapere davvero cosa sta comprando. Il sistema di vendita dei biglietti resta profondamente sbilanciato e va riformato”, dichiara Martina Donini, Presidente nazionale Udicon.
“Chi acquista un biglietto anche mesi prima lo fa senza garanzie. Si paga per un generico diritto all’ingresso per il giorno selezionato, senza certezza sugli incontri effettivamente disputati. In caso di variazioni del programma, spostamenti dovuti a condizioni meteorologiche o assenze dei tennisti attesi, l’organizzatore non prevede né rimborsi, né modifiche, né la restituzione della differenza di prezzo. È una dinamica che scarica ogni rischio sull’utente e lascia all’organizzatore un margine troppo ampio di discrezionalità, con clausole che riteniamo vessatorie. Meno clausole capestro, più garanzie per chi paga”, prosegue Donini.
“Chiederemo all’Agcm di valutare l’intero impianto delle condizioni di vendita e adottare provvedimenti opportuni. È ora che qualcuno valuti se queste clausole siano compatibili con i diritti dei consumatori e con il Codice del Consumo. Serve più flessibilità, trasparenza e tutele per chi acquista”, ha concluso Donini.
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