Apple addestra la sua IA con i dati personali degli utenti? Ecco cosa sta cambiando

15 Maggio 2025 | Consumatori, Curiosità, Mondo digitale, Mondo digitale, Privacy e Cybersicurezza

Senza che ce ne accorgiamo, l’intelligenza artificiale è già ovunque.
Dallo sblocco facciale dello smartphone alle app che usiamo ogni giorno, fino ai suggerimenti che riceviamo quando scriviamo una mail o cerchiamo qualcosa online. O anche solo per correggere la forma di questo articolo. L’IA non è più una novità ma una presenza silenziosa e costante. Anche Apple, da tempo impegnata su questo fronte, sta cambiando strategia per renderla ancora più integrata… senza dimenticare la privacy.

Ma oggi non si parla più soltanto di assistenti vocali: l’intelligenza artificiale impara dalle nostre abitudini per fornire risposte sempre più utili, rapide e personalizzate. Per farlo, però, ha bisogno di una grande quantità di dati. Ed è proprio qui che si apre una questione delicata: come vengono gestiti i nostri dati personali? Fino a oggi, Apple ha addestrato i suoi modelli utilizzando dati sintetici o informazioni provenienti da fonti esterne. Oggi, invece, annuncia un cambiamento di rotta: i dati verranno elaborati direttamente sul dispositivo, senza essere inviati ai server dell’azienda. In altre parole, l’intelligenza artificiale continua a migliorare, ma la privacy degli utenti viene tutelata, grazie a un sistema di elaborazione locale che evita la condivisione delle informazioni sensibili. Una scelta che rafforza la linea di Apple in materia di sicurezza e protezione dei dati, confermando che innovazione e rispetto della privacy possono — e devono — procedere insieme.

Sarà davvero così?

Foto: Foto di Tara Winstead