Affitti brevi e truffe online: riconoscere le offerte false prima di cadere nella trappola della rete

3 Giugno 2025 | Casa e Condominio, Consumatori, Mondo digitale, Mondo digitale, Privacy e Cybersicurezza

Un annuncio con vista panoramica, un prezzo sorprendentemente conveniente e la promessa di una disponibilità limitata possono sembrare l’occasione ideale per organizzare una vacanza perfetta. Tuttavia, nel panorama sempre più affollato degli affitti brevi online, non è raro imbattersi in offerte ingannevoli che, dietro un’apparenza curata, nascondono vere e proprie truffe. In molti casi, bastano pochi dettagli falsati per trasformare un soggiorno desiderato in una spiacevole disavventura. Proprio per questo, prima di confermare una prenotazione, è indispensabile imparare a riconoscere i segnali di allarme e adottare alcune semplici precauzioni.

5 consigli per evitare le truffe online

  1. Prezzi troppo bassi: gli annunci ingannevoli puntano sull’effetto “occasione imperdibile”. Se il prezzo dell’alloggio è nettamente inferiore a quello di immobili simili nella stessa zona, è bene fermarsi. In questi casi è consigliabile confrontare tra più annunci e analizzare le foto, per capire se si è davanti a un’offerta reale o a un’esca.
  2. Occhio alle piattaforme non ufficiali: per effettuare le prenotazioni, è fondamentale utilizzare esclusivamente piattaforme affidabili come Airbnb o Booking.com. Questi siti offrono pagamenti tracciabili, sistemi antifrode e assistenza in caso di problemi. Anche un link può rappresentare una trappola. Prima di cliccare, è importante verificare l’URL: deve iniziare con “https” e riportare il dominio corretto della piattaforma
  3. Attenzione al tranello del bonifico: evitare richieste di pagamento via bonifico, carte prepagate o criptovalute, così come proposte di spostare la trattativa su WhatsApp o via email.
  4. Controlla il profilo dell’host e le recensioni: su richiesta, un proprietario affidabile fornisce informazioni chiare, la documentazione sull’immobile e, se previsto, il codice identificativo regionale. La mancanza di dati precisi, profili appena creati o con poche recensioni sono elementi da considerare con cautela.
  5. Conversazioni poco trasparenti? Meglio fermarsi: un locatore serio risponde in modo coerente e non esercita pressioni. Chi, al contrario,  cerca di eludere le domande o insiste per chiudere rapidamente la trattativa è, probabilmente, poco affidabile. Un’interazione limpida è sempre il miglior segnale di sicurezza.

Incertezza? Nessuna prenotazione vale il rischio

Se anche uno degli elementi non convince, interrompere la trattativa è la scelta più saggia. Meglio rinunciare a un’offerta che rischiare di perdere denaro o finire senza alloggio. In caso di dubbi, è possibile rivolgersi a U.Di.Con per ricevere assistenza e chiarimenti sull’annuncio.