Prima di prenotare qualsiasi esperienza online, che si tratti di una cena al ristorante o di un soggiorno in hotel, la prima cosa che facciamo è affidarci alle recensioni. Quei commenti valgono ormai la reputazione di un’attività, di un luogo, delle persone che ci lavorano. E forse è proprio dal loro punto di vista che dovremmo guardare stavolta. Cosa succede quando quelle recensioni non sono autentiche? Gli esercenti, soprattutto le micro e piccole attività, rischiano ingiuste conseguenze a causa delle recensioni false, spesso senza avere la possibilità di reagire. Di recente però, il governo ha proposto nuove misure a tutela della trasparenza digitale.
Stop ai giudizi falsi in rete
Il governo ha deciso di intervenire nel disegno di legge annuale per le Pmi, approvato dal Consiglio dei ministri, con un pacchetto di misure per contrastare le recensioni false e tutelare consumatori ed imprese, soprattutto nel settore del turismo e della ristorazione. Nonostante i sistemi di controllo delle piattaforme online, secondo il Mimt, l’82% degli utenti ha dichiarato di essersi imbattuto almeno una volta in “giudizi falsi”. Le recensioni, che sono ormai centrali nelle scelte di acquisto, stanno per essere regolate da una normativa più stringente.
Come funzioneranno le recensioni: ecco cosa si potrà fare (e cosa no)
Le nuove regole introdurranno alcune novità importanti:
- Le recensioni possono essere pubblicate entro 15 giorni dalla fruizione del servizio, per garantirne l’attualità.
- L’autore non dovrà dimostrare la propria identità, ma il contenuto dovrà essere coerente, motivato e specifico rispetto al prodotto o servizio recensito.
- Il rappresentante dell’impresa potrà replicare pubblicamente e chiedere la rimozione in casi di:
- Recensioni provenienti da utenti che non hanno realmente usufruito del servizio;
- Contenuti falsi, ingannevoli o eccessivi;
- Recensioni non più attuali, a due anni dall’esperienza recensita o se siano state adottate misure tali da superare le criticità che avevano originato il giudizio negativo.
La proposta introduce anche un divieto assoluto di acquisto o vendita di recensioni, comprese quelle effettuate tramite intermediari, come: commenti favorevoli generati a pagamento; incentivi offerti per influenzare giudizi positivi; recensioni a prodotti o servizi diversi da quelli valutati. L’obiettivo è ripristinare la fiducia del consumatore e assicurare una concorrenza leale nel mercato digitale, vietando la cosiddetta “fabbrica delle recensioni”.
AGCM e Agcom in prima linea sul controllo
Le nuove regole si applicheranno alle recensioni pubblicate dopo l’entrata in vigore della legge, quindi non riguarderanno quelle già online. In caso di violazioni, sarà l’Autorità garante della concorrenza e del mercato a intervenire con possibili sanzioni. Inoltre, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avrà il compito di creare un «codice di condotta» per chi gestisce e diffonde le recensioni online, come piattaforme e intermediari.
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Fonte: IlSole24Ore