Bollo auto, dal 2026 unica rata e nuove scadenze: ecco cosa cambia

10 Luglio 2025 | Consumatori, Curiosità, Non solo consumatori, Trasporti

Per chi sta pensando di acquistare un’auto nuova dopo il 1° gennaio 2026, c’è una novità da tenere a mente: cambiano le regole per il pagamento del bollo. La novità arriva dallo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri nell’ambito della delega fiscale sui tributi regionali e locali, ora all’esame delle commissioni parlamentari competenti.

Cosa cambia sul pagamento del bollo?

La novità prevede che, per le auto immatricolate dal 2026, il bollo non si pagherà più nei tre mesi di scadenza, ma entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione. Il pagamento sarà annuale, anche se le Regioni – trattandosi di un tributo regionale – potranno stabilire scadenze quadrimestrali per alcune categorie di veicoli. Quindi, non ci sarebbe più l’opportunità di rateizzare, ma dovrà essere saldato in un’unica soluzione.

Come affermato nell’art.15 del Pdf del Senato:

“Si prevede che la tassa, riferita a dodici mesi a decorrere dal mese di immatricolazione del veicolo, debba essere pagata, la prima volta, nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. La nuova disciplina si applica a decorrere dal 1° gennaio 2026. [..] Si stabilisce che ai veicoli già immatricolati al 31 dicembre 2025 si applicano le scadenze vigenti a quella data, salvo che la legge regionale disponga diversamente. “

A chi si applicano le nuove regole 

Come specificato, il bollo sarà pagato in un’unica rata solo dal 2026 e per le auto di nuova immatricolazione. Per le auto acquistate prima della fine del 2025, non ci dovrebbero essere cambiamenti: le regole rimangono le stesse (con le scadenze quadrimestrali), a meno che le singole regioni di appartenenza non decidano diversamente.

Cosa succede se si acquistano auto usate?

Il nuovo decreto cambia un criterio importante quando si compra o vende un’auto usata: d’ora in poi, chi deve pagare il bollo sarà deciso guardando il primo giorno del periodo di pagamento, e non più l’ultimo giorno disponibile per pagare. Come spiegato nella relazione tecnica, questa modifica serve a evitare problemi frequenti nei passaggi di proprietà durante il mese di scadenza del bollo, specialmente quando coinvolgono regioni diverse, riducendo così le richieste di rimborso e il contenzioso.

Foto: Pexels

Fonte: SenatoANSA